Una ricerca sul mondo del mistero e del paranormale alla scoperta del mondo dei Sensitivi. Chi sono realmente? Hanno davvero poteri che vanno aldilà della coscienza? Davvero riescono a parlare con entità di natura extra corporea? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande attraverso una ricerca, facendo confronti diretti e paralleli con la scienza ufficiale, al fine di ottenere 2 diverse prospettive, quelle logiche e razionali e quelle illogiche e misteriose. Il viaggio è iniziato!
martedì 27 ottobre 2015
Il tempo...
giovedì 25 giugno 2015
Filastrocca dei dodici segni!
sabato 23 maggio 2015
Quando praticate un’intenzione inflessibile, vi armonizzate con l’intenzione della mente universale che tutto crea. Manterrete così una solida immagine di ciò che desiderate realizzare nella vostra mente, ed eviterete di lasciare che l’intenzione scompaia. L’intenzione è la forza che pervade tutto l’universo e che permette all’atto creativo di avvenire. L’intenzione non è qualcosa che si fa ma è un’energia da cui deriviamo e di cui tutti noi facciamo parte. Allineandoci a essa saremo in grado di realizzare i nostri desideri e di trovare la pace. Curarsi, manifestare, fare miracoli, sono possibilità reali e concrete alla portata di tutti quando si è connessi alla forza creativa dell’intenzione. Per farlo bisogna superare gli ostacoli che l’ego dissemina sul nostro cammino.
venerdì 8 maggio 2015
mercoledì 6 maggio 2015
martedì 28 aprile 2015
Anam Cara
Anima Amica
Nella tradizione celtica, c'è una splendida concezione del'amore e dell'amicizia. Una della idee affascinanti è quella dell'anima-amore, espressa dall' antico termine gaelico: anam cara. Anam cara = anima amica.
Nella chiesa celtica, delle origini, chi agiva come un maestro, un compagno o una guida spirituale, veniva chiamato anam cara. A lui, ci si confessava, rivelando i segreti più intimi. Con l'anam cara si condivideva il proprio "Io" più profondo, il proprio pensiero e il proprio cuore. Questa amicizia era un atto di riconoscimento e di appartenenza. Quando si aveva un anam cara, l'amicizia sfidava convenzioni morali e categorie; si era legati in un modo antico ed eterno con "l'amica dell' anima". Non ci sono limiti di spazio o di tempo per l'anima.
E chi ha incontrato nel proprio cammino, un anam cara, può comprendere che non esistono gabbie per lei; è una luce divina che fluisce in noi e nel nostro "Altro". Quest'arte di appartenenza, ridesta ed alimenta un sodalizio profondo e speciale... questo legame tra amici è indissolubile; neppure la morte può separare. Oggi sembra molto difficile trovare un anam cara ma nella vita di ciascuno di noi, talvolta capita di incontrarla e non riconoscerla. Alle volte c'è ma resta silenziosa.. ma quando la riconosciamo e camminiamo nella stessa direzione è come una benedizione: perchè abbiamo bisogno di condividere, di amore; ed anche di venir compresi così come siamo, senza maschere o finzioni. L'amore permette il sorgere della comprensione e la comprensione è preziosa: quando siamo capiti, siamo a casa. La comprensione alimenta l'appartenenza, quando ci sentiamo davvero capiti, ci sentiamo capaci di liberarci nella verità e nel rifugio dell'anima dell'altra persona.
L'arte dell'amore dischiude la sacra e speciale identità dell'altra persona. L' amore è l'unica luce che può decifrare la firma segreta dell'individualità e dell'anima dell'altro. Si credeva nel mondo delle origini, che solo l'amore sa leggere; ciò comprendeva l'identità e il destino. Ed e' proprio risvegliando ed esplorando questo passaggio interiore ricco ed opaco che l'esperienza dell'anam cara, illumina il mistero e la gentilezza del divino. L'anam cara è un dono divino
mercoledì 8 aprile 2015
No man's land?
Fin dai primi anni della mia giovinezza pensavo che ognuno di noi ha la propria ‘no man’s land’, in cui è totale padrone di se stesso. C’è una vita a tutti visibile, e ce n’è un’altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell’etica, una sia morale e l’altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l’una lecita e l’altra illecita. Semplicemente, l’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un’ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese; vive di questa sua vita libera e segreta da una sera (o da un giorno) all’altra, e queste ore hanno una loro continuità. Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell’uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo; possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare ‘la linea generale’ dell’esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s’è mai incontrato con se stesso, e c’è qualcosa di malinconico in questo pensiero. In questa ‘no man’s land’ dove l’uomo vive nella libertà e nel mistero, possono accadere strane cose, si possono incontrare altri esseri simili, si può leggere e capire un libro con particolare intensità, o ascoltare musica in modo inconsueto, oppure nel silenzio e nella solitudine può nascere il pensiero che in seguito ti cambierà la vita, che porterà alla rovina o alla salvezza…” Oggi che tutto pare esteriorizzato, che ogni parola finisce in un baleno nel grande chiacchiericcio universale, oggi che il pensiero unico ha cancellato ogni pensiero privato, rileggere queste righe mi sembra importante. Mi riporta all’età magica dell’adolescenza, età che poi si rinnova ogni giorno, quando si chiude la porta della cameretta in faccia all’universo e si resta da soli con un libro in mano, con una chitarra, con niente, e si scopre quella strana intimità con se stessi, un’umidità segreta che fa nascere fiori e pensieri inaspettati, i nostri fiori, i nostri pensieri. E’ un momento di diserzione, di separazione, di autoreclusione nell’autenticità della nostra vita: è il momento in cui scopriamo chi siamo davvero, cosa vogliamo, cosa ci fa paura.
A volta la porta si apre per lasciar passare un amico, uno che sente le cose come le sentiamo noi, o un amore che trema nello stesso freddo. Guai se questa ‘no man’s land’ viene colonizzata dall’impero generale, guai se ci viene sottratta dal rumore e dalle immagini dell’epoca. Noi esistiamo in quanto abitanti di quell’isola miseriosa: lì troviamo la bellezza e la forza che ci servono per vivere tutto il resto del tempo. Ma se perdiamo la nostra cameretta, quella panchina metafisica, quello spicchio invisibile saremo solo numeri nell’anonimato, impersonalità, tristezza. Una vita che non si individua è una vita sprecata, diceva Jung, e la vita si individua solo se ha le chiavi della sua ‘no man’s land’.
venerdì 20 marzo 2015
Come comprendere tutto...?
Per comprendere tutto, è necessario dimenticare tutto. Da bambini impariamo di continuo. La nostra mappa mentale non è ancora disegnata, cosa che ci rende aperti a “tutto” e ci rende in grado di capire qualsiasi cosa. Non sappiamo giudicare.
Tuttavia, man mano che cresciamo, la nostra mente si riempie di condizionamenti e norme sociali che ci dicono come dobbiamo essere, come devono essere le cose, come dobbiamo comportarci e persino cosa dobbiamo pensare. Diventiamo incoscienti di noi stessi e perdiamo il senso della nostra vita.
Per cambiare e vedere le cose da una prospettiva più sana per noi, dobbiamo imparare a distaccarci dalle credenze, dalle abitudini e dalle idee che non provengono dal nostro cuore. Nel cielo non c’è distinzione tra est e ovest, sono le persone a creare queste distinzioni nella propria mente per poi pensare che siano vere”.
mercoledì 25 febbraio 2015
Ad ogni chakra il suo suono
Il più famoso è l'OM, mantra magico ripetuto con la voce. Ma di Bija Mantra ne esistono 7, uno per ogni chakra. La recitazione dei Mantra permette di equilibrare le energie dei chakra purificando il sistema corpo/mente. In pratica se si ha un problema di natura emozionale è bene intonare YAM per lavorare sul chakra del cuore, invece se per esempio ci sono problemi di tiroide intonare HAM aiuterà il suo naturale equilibrio
mercoledì 18 febbraio 2015
Il Potere del pensiero positivo
Il pensiero positivo può spostare le montagne!
Potrebbe sembrare una frase retorica, ma se provassimo a cambiare il nostro abituale modo di pensare, rivolgendo pensieri positivi, ci stupiremmo dei risultati.
Il pensiero è potente e ci permette di catturare le energie intorno a noi e convogliarle in quello che è il nostro volere, il nostro desiderio.
Quando il pensiero è positivo, si attirano energie positive, se è negativo si attirano solo pensieri e situazioni negative.
Il desiderio di realizzare qualcosa, deve essere supportato da un pensiero positivo, tenace e costante, solo così si ha la possibilità di attirare a sé le forze in grado di aiutarci a perseguire e realizzare i nostri desideri.
Spesso però, i nostri pensieri sono contaminati, anche non volendo, da quello che ci circonda, da reazione e comportamenti estremamente negativi e distruttivi.
Tutto in torno a noi è all’insegna della catastrofe, da cosa leggiamo sui giornali, a quello che guardiamo alla televisione, a cosa sentiamo quando parliamo con la gente.
Si potrebbe fare un elenco lunghissimo di cose negative; ci assale una profonda paura, incertezza, insicurezza, che non fa altro che renderci sempre più tristi e questo potrebbe farci involvere in una disperata situazione di non ritorno.
Ecco perché è estremamente importante sfoderare come un spada, la nostra positività, pensando, parlando e agendo positivo, per contrastare l’inesorabile e devastante energie negativa che ci avvolge come una nube tossica e non ci consente di vedere l’azzurro del cielo.
Uniamo dunque le energie positive, armiamoci di buoni propositi, rivolgendo il nostro pensiero positivo, anche all’esterno di noi, con amore e consapevolezza che gli altri sono fatti di tanti uno, quindi anche di noi.
Impariamo a pregare per cristallizzare vortici di energie positive, atte a sconfiggere il male.
E’ sempre più importante, coinvolgere altre persone e stimolarle a pensare positivo, comprendendo che solo così, si potranno contrastare tutte le situazioni, sia personali, che dell’intera umanità, con la consapevolezza che è più vincente il bene che il male.
Certo, direte, in questo momento dove tutto è una catastrofe, dove la natura si sta ribellando, creando situazione sempre più devastanti, è difficili agire e pensare positivo.
E’ proprio in questi momenti, che l’intera umanità deve creare un’immensa bolla di energie positive, unendo le forze per contrastare e combattere l’influsso negativo sempre più invasivo.
Dobbiamo agire e non limitarsi a piangere, quello che è successo in questi giorni in Giappone, il terremoto terrificante e il maremoto devastante, ha lasciato tutti attoniti, con il nodo alla gola e un senso d’impotenza; questo si è sommato a quelli che sono già i nostri momenti di panico e di insicurezza, creandoci una profonda tristezza e paura.
Questo porta a comportamenti sempre più depressi e negativi, prendendo questi episodi come scusa per pensare negativo, alimentando sempre più la negatività nostra e di conseguenza dell’intera umanità.
E’ difficile quando il cuore è colmo di tristezza, di angoscia e di paura, rivolgere un pensiero positivo e fiducioso, verso un futuro in grado di darci certezze e felicità, ma abbiamo il dovere di farlo.
Pensare positivo e agire in modo costruttivo, propositivo e collaborativo, oggi è l’unico modo per difenderci e combattere il male.
Il pensiero positivo si cristallizza, attira e somma altri pensieri, diventando così, una grande energia che ci consentirà di reagire e contrastare tutto l’orrore e la sofferenza.
L'amore e la preghiera, sono armi potentissime che, con il pensiero positivo e la volontà di combattere, ci aiuteranno a credere ancora nella potenza del bene.
sabato 7 febbraio 2015
Il Pendolo
Il pendolo è lo strumento più in uso per praticare la Radioestesia, tecnica che era già utilizzata nell’antichità per comunicare con l’ignoto. Etimologicamente la parola significa "percezione delle radiazioni". La radioestesia quindi è la scienza mediante la quale si captano le irradiazioni che ogni corpo o sostanza immettono.
Tramite un corretto uso del pendolo o della bacchetta possiamo scoprire:la posizione, la natura, l’entità, la specie e la qualità di corpi o sostanze nascoste e la relativa influenza reciproca.
Il pendolo è un ciondolo, che può essere creato con i materiali più disparati, la forma deve essere simile a un cono capovolto, o comunque con una punta sul basso. Chiunque può praticare la radioestesia, si raccomanda di non fumare durante la pratica e di avere le mani ben pulite e senza aromi o profumi, si consiglia di lavarle abbondantemente con acqua per eliminare ogni residuo di sapone, ciò per non confondere le irradiazioni dell’oggetto o della persona da esaminare. Il pendolo si adatta perfettamente ad ogni tipo di investigazione, per esempio si può conoscere il carattere di una persona, tramite un foglio sul quale è impressa la sua scrittura, se l’oscillazione del pendolo è rotatoria il carattere sarà affetto da attacchi d’ira, se oscilla perpendicolarmente si tratta di una persona buona, se cambia spesso il moto d’oscillazione vuol dire che siamo di fronte a una persona instabile e lunatica, con un carattere non ben definito.
Possiamo inoltre scoprire il sesso dei figli che si avranno, o che una persona ha già avuto: questa pratica è molto diffusa, si prende la mano sinistra della persona e fermando sopra di esso il pendolo (le nostre nonne utilizzavano un ago) questo comincerà a oscillare, se il moto è perpendicolare il primo figlio sarà maschio, se oscillerà in senso rotatorio sarà una bambina, al momento in cui si conclude spontaneamente l’oscillazione si procede con la scoperta del sesso del secondo figlio e così via. Se si desidera avere una risposta precisa, si o no, si pone la domanda e per una risposta positiva il giro avviene in senso orario e in quello antiorario per una risposta negativa. Il pendolo ha reazioni diverse davanti a forme differenti quindi per la ricerca di una persona scomparsa è importante usarlo su una fotografia recente e che non sia passata attraverso troppe mani.
Se non dovesse avvenire nessun movimento, si imprime un leggero impulso. Presto esso si ferma da solo, poi inizia la rotazione che gli è propria.