Una ricerca sul mondo del mistero e del paranormale alla scoperta del mondo dei Sensitivi. Chi sono realmente? Hanno davvero poteri che vanno aldilà della coscienza? Davvero riescono a parlare con entità di natura extra corporea? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande attraverso una ricerca, facendo confronti diretti e paralleli con la scienza ufficiale, al fine di ottenere 2 diverse prospettive, quelle logiche e razionali e quelle illogiche e misteriose. Il viaggio è iniziato!
" Si effettuano consulti dando una sbirciatina sul futuro, su quanto ci riserva...sempre tenendo presente che, siamo noi a costruire il nostro destino... " Puoi fare una donazione cliccando il tasto a destra " Donazione "
giovedì 29 maggio 2014
DIFFERENZA FRA SENSITIVI E MEDIUM
Col termine Sensitività si vuole intendere la capacità di una data persona (il Sensitivo) di percepire delle realtà non percepibili ai sensi comuni.
Mentre il Medium quindi si contraddistingue per la capacità di comunicare con realtà non sensoriali, il Sensitivo si contraddistingue per la capacità di percepire tali realtà non sensoriali.
Talvolta un Medium è anche Sensitivo e viceversa, ma esistono tuttavia Sensitivi che non sono Medium e Medium che non sono Sensitivi.
Anche la Sensitività si può sviluppare attraverso pratiche quali quelle già dette nell'articolo passato per quanto riguarda lo sviluppo della Medianicità.
Anche per essere un buon Sensitivo, così come per essere un buon Medium, è necessario essere un buon "canale", ossia riuscire a trasmettere informazioni provenienti da altri piani di realtà.
Non sempre le informazioni "canalizzate" da un Sensitivo sono però effettive informazioni di altri piani di realtà.
O meglio, un Sensitivo può anche filtrare le informazioni "canalizzate" attraverso paure od illusioni presenti in sé, e spesso inconscie, al pari di un Medium.
La Sensitività indica una percezione dell'eterico cioè di uno qualsiasi dei piani non fisici dello spazio-tempo.
Se la caratteristica che contraddistingue la Medianicità è l'impossessamento, quella che contraddistingue la Sensitività è la presenza di chakra puliti. Il Sensitivo, in altre parole, è tale perché i suoi chakra eterici contengono una quantità minore di blocchi energetici, che solitamente sono attaccamenti eterici verso altri esseri o luoghi ma talvolta anche macchinari eterici appositamente posti in quella zona da parte di qualche entità eterica.
Il Medium invece non necessita, per essere tale, di chakra puliti.
I chakra infatti sono quei vortici eterici che servono per far passare l'informazione dall'eterico al fisico: mentre l'informazione "canalizzata" dal Sensitivo passa dall'eterico al fisico, quella "canalizzata" dal Medium rimane nell'eterico.
E' per questo motivo che il Medium cade in trance nell'atto medianico, mentre il Sensitivo no.
Il Sensitivo rimane perfettamente cosciente proprio perché l'informazione percepita dei piani eterici viene trasmessa al cervello fisico e quindi elaborata dallo stesso in forma di immagini, sensazioni, intuizioni o suoni.
L'informazione del Medium invece, sebbene possa essere filtrata dai corpi eterici del Medium stesso, non raggiunge mai il cervello fisico: è il corpo mentale eterico del Medium stesso che permette l'espressione verbale del Medium affinché comunichi una qualche informazione, e non il cervello fisico dello stesso.
Ciò che viene impossessato, durante una sessione medianica, non è infatti il corpo fisico del Medium (che non subentra in alcun modo nella comunicazione medianica) bensì uno o più corpi eterici dello stesso.
Mentre la Sensitività è quindi una facoltà attiva, la Medianicità è una facoltà passiva.
La Medianicità richiede una forte dipendenza dall'eterico da parte del Medium (ossia deve essere fortemente sradicato dalla Terra), mentre la Sensitività non richiede tale dipendenza sebbene possano esservi persone molto dipendenti dall'eterico e Sensitive.
Se è vero che, come già detto, per questioni karmiche la Medianicità è sempre più rara, non è così per la Sensitività che anzi è in forte aumento.
La stessa crescita spirituale delle persone che porta al rilascio di karma ed alla minor diffusione della Medianicità, porta ad un progressivo ripulimento dei chakra favorendo quindi una più cosciente Sensitività dei mondi eterici da parte di un numero sempre più crescente di persone.
La pulizia di tutti i chakra principali (7 fino al livello 3000 che diventano 12 a partire dal livello 4200) è importante per sviluppare una completa Sensitività. Dobbiamo distinguere tuttavia 4 tipi di Sensitività principali:
-la Chiaroudienza (capacità di sentire i suoni dell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della gola;
- la Chiaroveggenza (capacità di vedere immagini dell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della fronte;
-la Chiarosenzienza (capacità di percepire le emozioni di un altro essere nell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della pancia;
-la Telepatia (capacità di percepire i pensieri di un altro essere nell'eterico), per la quale ha particolare importanza la pulizia del chakra della corona.
venerdì 23 maggio 2014
LA POTENZA DI UN SORRISO E' ENERGIA POSITIVA...!
Fai un piano, credi in te stesso.
Goditi cio’ che sei. Accetta la tua umanità.
Chiedi aiuto, e accetta cio’ che gli altri hanno da darti.
Ringrazia.
Cambia, senza indugio e con coraggio.
Accetta cio’ che non puoi cambiare. Sii paziente.
Mantieni le promesse, quelle del tuo cuore.
Non indugiare sul passato.
Vivi con amore ogni momento. Costruisci un domani migliore.
Apri il tuo cuore, esplora la tua anima.
Ricorda, i miracoli accadono.
Sorridi.
Stephen Littleword, Piccole cose
mercoledì 21 maggio 2014
COME PROTEGGERSI DALLE " PERSONE TOSSICHE "
Sei di ottimo umore e la giornata sta andando benissimo. Improvvisamente ti senti privato delle energie e ti senti demoralizzato. La fonte di questa sensazione? Hai appena avuto a che fare con il cattivo atteggiamento di qualcuno e ha avuto conseguenze negative sul tuo umore. Anche se è una scelta personale cercare di non farsi influenzare dal cattivo umore degli altri, non è sempre così semplice - le emozioni sono contagiose, e siamo programmati per avere empatia verso quelli che ci circondano e adeguarci alle loro emozioni.
Lo stato d'animo e il modo di pensare di una persona tossica ti pervadono - energie negative, nervosismo, rabbia, tristezza, lamentele, l'appoggiarsi continuamente su di te, una visione del mondo caratterizzata sempre dalla negatività. Avere a che fare con persone tossiche giornalmente, lasciando che la loro negatività ti influenzi, può erodere il tuo senso di te e sgonfiare anche le visioni più ottimistiche. Emozioni negative costanti possono portare alla malattia e una ridotta aspettativa di vita - le personalità tossiche non sono salutari per nessuno. E dal momento che la miseria ama la compagnia, le persone infelici cercheranno di trascinarti nel loro vortice negativo; difenditi e impara a liberarti degli atteggiamenti tossici attorno a te, per sostenere la tua visione ottimistica, sana e soddisfacente.
L’esperienza e l’intuizione portano alcuni soggetti a scegliere di vivere applicando un atteggiamento sereno e positivo. L’intuizione, tuttavia, spesso precede l’effettiva solidità costituzionale psicosomatica richiesta per sostenere e difendere la scelta di tale atteggiamento. Ecco perché nella maggior parte dei casi si rimane ancora influenzabili dall’ambiente esterno nonostante la scelta sia stata decisa e chiara.
E’ anche troppo palese che, senza aver prima realizzato una salda capacità di “distacco”, ovvero di non coinvolgimento, si è vincolati a suggestioni provenienti dall’esterno.
Credo sia capitato a tutti, di fare i conti con la contaminazione negativa che noi stessi, o altri, in taluni momenti portiamo nel circolo di esistenze che stanno intorno a noi.
Un caso tipico viene spesso vissuto sul posto di lavoro quando, ad esempio, e capita più facilmente di lunedì, un collega dopo aver passato un brutto fine settimana, magari a bisticciare con la moglie, con i figli o con la suocera, si presenta di cattivo umore. Anche se rimane silenzioso e in disparte, finisce con coinvolgere chi gli sta intorno, trasmettendo la propria negatività, e dalla quale, senza esperienza, agli altri, diverrà difficile potersi salvaguardare.
Eccovi allora un esercizio che può aiutare a rinforzare le proprie difese attivando uno schermo psicosomatico:
· sdraiatevi sul pavimento (se non vi è possibile lo potete fare anche su un letto) e, prima di tutto, sistemate con cura il corpo, nella posizione ideale di rilassamento : le gambe leggermente aperte con le punte dei piedi che cadono verso l’esterno, le braccia non troppo vicine né troppo lontane, con il palmo delle mani rivolto verso l’alto. Il mento leggermente più vicino allo sterno.
· Concentratevi sul piano fisico e gradatamente, realizzate uno stato di totale abbandono. Poi divenite consapevoli del respiro impegnandovi a risvegliare la respirazione naturale e spontanea e, quando l’avrete ottenuta, assumetene il controllo sviluppando respirazioni più lente e profonde.
· Concentratevi in seguito su un punto sotto i piedi distante circa 10 centimetri. Intensificate la vostra consapevolezza e sentite questo punto chiaramente. Poi fate la stessa cosa sopra la testa cercando di percepire nitidamente un punto 10 centimetri oltre il capo.
· Visualizzate ora l’inspirazione che partendo dal punto oltre i piedi risale sul lato destro fino al punto sopra la testa formando un semicerchio luminoso. Con l’espirazione, al contrario, completate il cerchio luminoso scendendo da sopra il capo a sotto i piedi sul lato sinistro. Continuate a lungo per rinforzare sempre più tale immagine fino a sentir divenire concreto e reale quello scudo energetico a forma luminosa di cerchio che vi state costruendo con la forza della vostra mente e del respiro. Quando avrete resa tangibile, quasi reale, la visualizzazione del cerchio, allora immaginate voi stessi sicuri, rilassati e protetti all’interno di quel cerchio e continuate fino a quando il tempo ve lo permetterà.
Senza dubbio, tale esercizio, in relazione con il piano energetico, vi rinforzerà, anche da un punto di vista psicologico.
giovedì 15 maggio 2014
E' possibile predire il futuro?
Sembrerebbe proprio di si. Ad affermarlo non è un manipolo di sedicenti sensitivi o veggenti,chiaroveggenti o roba del genere, ma... addirittura la scienza!quanto si afferma in un articolo presente sull'autorevole sito Nextme.itdove si legge al riguardo di un gruppo di scienziati della Cornell University di Ithaca, negli U.S.A., in un articolo intitolato 'Feeling The Future', che sarà di prossima pubblicazione sul "Journal of Personality and Social Psychology".
veggenti e sensitivi che svolgono previsioni sul futuro
Sembrerebbe trattarsi del primo studio scientifico su fenomeni relativi al mondo del paranormale, dove si sia ottenuto un reale e netto riscontro empirico. Insomma, tutto ciòche ruota nel campo delle sensazioni paranormali del "me lo sentivo" o "avevo previsto che sarebbe successo", viene accolta per la prima volta sulle pagine della più nota rivista di psicologia dell'American Psychological Association. Ciò che dunque fino a ieri veniva definito dal mondo scientifico come soltanto una serie di pure suggestioni e autocreazioni della propria fantasia, trova oggi il suo riconoscimento scientifico anche se dopo un lunghissimo studio (quasi 10 anni) condotto dal professor Daryl Bem, il quale pare abbia raccolto durante i suoi studi e prove, una "massa critica di dati" sufficiente a contrastare efficacemente le obiezioni di quei revisori che avrebbero passato minuziosamente al setaccio il suo intero lavoro.
Tratto da Nextme.it
giovedì 8 maggio 2014
Il mistero non finisce mai, non può finire..
... È per questo che è chiamato mistero, non può essere conosciuto mai. Non potrà mai diventare conoscenza, ecco perché si chiama mistero, qualcosa in esso è eternamente sfuggente. E questa è la gioia della vita. Il grande splendore della vita è che ti tiene eternamente impegnato, in eterna ricerca, in eterna esplorazione. La vita è esplorazione, la vita è un'avventura [Osho Rajneesh]
martedì 6 maggio 2014
Liberarsi dalle negatività si puo'...!
Ti sei mai sentito una vittima della mente: sommerso dalla negatività, dall’ansietà, dalla frustrazione, dal giudizio? Quello che segue è una semplice strategia meditativa per trasformare ogni pensiero
di cui non riesci a liberarti.
Quando senti che nella mente sta sorgendo un giudizio (o qualche altro pensiero ostinato), cambia il tipo di respirazione: vedrai subito un cambiamento, e cioè che il giudizio scompare.
Quando vuoi cambiare qualche schema mentale che è ormai diventato un’abitudine, la cosa migliore è agire sul respiro. Tutti gli stati della mente sono associati con particolari ritmi di respirazione. Cambia la maniera di respirare e la mente cambierà subito, all’istante. Prova.
Ogni volta che ti accorgi che sta emergendo un giudizio, che stai ricadendo in una vecchia abitudine, butta subito fuori il respiro, come se insieme a esso tu volessi gettar via anche il giudizio.
Espira profondamente, tirando in dentro lo stomaco e senti – visualizza mentre butti fuori l’aria – che l’intero giudizio è stato buttato fuori.
Poi inspira profondamente – aria fresca – per due o tre volte, e osserva cosa succede. Ti sentirai come nuovo: la vecchia abitudine non ce l’ha fatta a prender piede.
Inizia con l’espirazione, non con l’inspirazione. Quando senti che vuoi far entrare qualcosa, comincia con l’inspirare. Se vuoi buttare fuori qualcosa, comincia con l’espirare e osserva come questo influenzi immediatamente la mente.
E non preoccuparti troppo, perché proprio questa preoccupazione dà ancora più energia al giudizio, lo rafforza. Fa’ come ti dico e vedrai che la mente si occupa subito di qualcosa d’altro, è arrivata aria nuova.
Non sei più sul vecchio binario, non tornerai alla vecchia abitudine.
Questo funziona con tutte le abitudini. Se fumi, ad esempio, quando hai un forte desiderio di fumare e non vuoi farlo, espira subito profondamente ed elimina così questa urgenza. Poi inspira e vedrai che la voglia di fumare non c’è più.
Questo può diventare uno strumento molto importante per la trasformazione interiore.
Letto su Osho Times 55
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