La paura del cambiamento
Se c’è una cosa a cui siamo allergici, è il cambiamento. Solo la parola ci fa rabbrividire, ci suona male e solo a pronunciarla ci scatena una serie di emozioni che si manifestano come lampi e tuoni nel bel mezzo di una notte d’estate.Cambiare, che cosa significa letteralmente? Subire mutamenti, modificarsi, trasformarsi , assumere aspetto o natura diversa, ecc. Sembrerebbe di perdere la propria identità, sé stessi e chissà cos’ altro, con il rischio di non ritrovarsi più. Le novità e i cambiamenti fanno paura a tantissime persone, perché c’è l’incognita, che spaventa. Chissà perché il nostro cervello, dinanzi ad un cambiamento, è progettato per pensare che sarà qualcosa di brutto o che sarà peggio. Infatti siamo soliti a pensare… “ e se vado a finire in peggio?” Pochi affermano o si dicono il contrario. Si teme sempre il peggio, come se ci precludessimo la possibilità di poter ottenere di meglio. Poi ci sono persone che pensano di non meritarsi di meglio, di chiedere troppo dalla vita e quindi vanno avanti accontentandosi di quello che hanno, accompagnati dalla frustrazione e dalla falsa credenza che potrebbe andar peggio. Siamo inclini a pensare che la vita deve scorrere con pochi alti e bassi, lineare, con le stesse abitudini, nello steso luogo in cui siamo nati, con le stesse persone, la solita routine e poi ogni tanto ci lamentiamo della vita piatta che conduciamo. La vita è cambiamento e il cambiamento è vita. Sappiamo che niente resta uguale, il tempo cambia, gli anni passano, le cose si deteriorano, le piante crescono e anche noi come esseri umani cambiamo, cresciamo e ci evolviamo. Nonostante tutto ciò, vogliamo restare attaccati alle nostre certezze che vacillano ogni giorno di più, ci stringiamo nelle nostre vecchie convinzioni, non molliamo le nostre antiche abitudini. La pigrizia e la paura del nuovo ci ancorano al passato ed ergono un muro verso il cambiamento. Si dice che il cambiamento arriva di colpo e per caso, anche se qualcuno o qualcosa ci manda dei segnali. Così annusiamo l’aria di novità ma la paura ci fa chiudere il naso, lo vediamo nelle persone che ci stanno vicine, ma piuttosto ci bruciano gli occhi o ci lacrimano per non mettere bene a fuoco la situazione. Ci viene il mal di pancia, perché il nostro cervello emotivo ci trasmette dei messaggi, ma noi ci chiediamo che cosa abbiamo mangiato il giorno prima. Il cambiamento è inevitabile, che tu lo voglia o no, puoi solo prolungarlo, ma ti attende al varco, talvolta quando tu non te lo aspetti. E’ un aspetto fisiologico della vita, l’unica cosa da fare è coglierlo con consapevolezza. Non serve vederlo come una maledizione, perché dietro ad ogni problema o ad una grande innovazione, puoi trovare un’opportunità. Comprendo e so che aprirsi al cambiamento non è facile, persino quando sei tu a scegliere di farlo, perché ti senti di perdere qualcosa di te, pur sapendo che questo cambiamento ti porterà a star meglio e lo desideri, qualcosa dentro di te si oppone senza rigor di logica. Devi sapere che tutto ciò è normale. Poi una volta fatto il salto della trasformazione, che si può anche pianificare a piccoli passi evitando di stravolgerti improvvisamente, tutto si assesta e avrai più comprensione di quel passo. Spesso la vita è più intelligente di noi. Apri le porte alla tua evoluzione, cambia le abitudini che non ti calzano più, le convinzioni che non ti vedi più addosso, guarda la tua vita con novità più avvincenti. Lascia la paura come un vecchio vestito che non indossi più perché sei cresciuta. Fai un passo alla volta, ogni giorno fai qualcosa di diverso, prendi una strada nuova, mangia qualcosa che non hai mai mangiato, parla con persone nuove e attua dei comportamenti che di solito non fai. Giorno dopo giorno, abituati ad uscire dalla tua “ zona di comfort ” e il cambiamento diventerà tuo amico e osserva come tutto diventerà più facile.
Buon inizio!