Una ricerca sul mondo del mistero e del paranormale alla scoperta del mondo dei Sensitivi. Chi sono realmente? Hanno davvero poteri che vanno aldilà della coscienza? Davvero riescono a parlare con entità di natura extra corporea? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande attraverso una ricerca, facendo confronti diretti e paralleli con la scienza ufficiale, al fine di ottenere 2 diverse prospettive, quelle logiche e razionali e quelle illogiche e misteriose. Il viaggio è iniziato!
sabato 23 dicembre 2017
sabato 14 ottobre 2017
Sapevate che...?
Esiste una pietra per ogni luogo, una pietra per ogni casa, stanza e persona.
Lo scopo di un ambiente e le persone che vi circolano determinano la scelta delle pietre che meglio assicureranno l’armonia in quel posto.
Alcuni esempi:
All’ingresso: Druse di Ametista e Quarzo Jalino (difesa dal frequente passaggio di energie estranee)
In camera da letto: Quarzo Rosa e Lepidolite (coccole e sonno profondo)
In camera da letto: Rubino e Granato (notti di passione)
Nello studio: Fluorite e Ametista (memoria, concentrazione, forza mentale)
Soggiorno: Celestina (comunicazione costruttiva)
Bagno: Tormalina nera e Agata Corniola (scarico e digestione)
Cucina: Agata Corniola (digestione)
Migliorare l’atmosfera di casa o ufficio è semplice, basta lasciar fare alle pietre: le loro vibrazioni agiranno invisibili e indisturbate sull’ambiente e sulle persone e voi avrete evitato ansia e mal di stomaco.
Perché non provare?
martedì 5 settembre 2017
A chi si trova in un periodo dove tutto sembra bloccato..
Non fare nulla Anima antica, non in questo momento, non in questo tempo. Un’eclissi interiore si è mossa facendoti perdere il contatto con la luce. Quella luce che sempre brilla dentro di te è ora oscurata.
Tutto sembra tornato indietro vero? Quei nodi che così faticosamente avevi visto, perdonato e lasciato andare, sembrano di nuovi fitti.
<<Non riuscirò mai allora ad avanzare>>. Tristemente ripeti dentro di te. L’ennesima delusione?
No non lo è.
Questo è il preludio del tuo salto, è il buio prima dell’alba, è il cambio della guardia, della tua guardia interiore. Perché non più la mente ma l’anima, sarà da ora in poi la guardiana del tuo tempio. Ma non oggi, non ora, non ancora.
Sei stanca di stare in questo punto lo so, non ce la fai più, e l’idea di dover sopportare ed affrontare una nuova battaglia ti schiaccia. No, davvero non ce la faresti più.
Ma non sarà necessario, non è quello che sta avvenendo ora, non c’è altra ombra contro cui confrontarti, non c’è altro passato da cui risollevarti.
È solo un passaggio, solo un momento. Come la coda di una tempesta ora pronta ad andare, le tue ferite, le cicatrici, ti stanno attraversando per l’ultima volta. Se riesci ad essere pronta. Se stai ferma nella fiducia del percorso che hai fatto fino ad ora. Se riesci a non farti di nuovo agganciare dalla paura, dalla premura di uscire di qui, non ancora.
Sei in bilico, sei nel passaggio al nuovo, sei sulla punta della piramide ora pronta a capovolgersi con te sopra. Il tuo sole interiore e la tua mente si sono toccati, si sono sovrapposti. Il passato e il futuro, la luce e l’ombra, il tempo e il nulla, tutto è ora simultaneo dentro di te, e resterà così ancora per poco, ma dipende da te.
Fermati.
Non fare nulla.
Non puoi sapere in questo momento da quale parte di te stai decidendo, da quale parte stai avanzando. La vita, le persone, il tuo lavoro, poco o nulla sembra corrisponderti più, sono abiti che hanno perso la tua misura, che ormai espansa si sente stretta e soffocare in ogni cosa che era, in ogni cosa del passato che non sa più niente di te, come, oggi, non lo sai nemmeno tu.
Non prendere decisioni.
Non fare alcun passo.
Non distruggere nulla.
Non prima di essere sicura chi lo vuole, se la tua Anima che vuole traghettarti verso il nuovo, o la tua ferita non ancora passata, che è pronta a farti muovere in avanti per poi puntare il dito, per dirti che hai sbagliato, per terrorizzarti dicendoti che nulla di nuovo arriverà, che hai perso tutto, che hai rovinato tutto, una volta ancora. E così ti riporterà indietro, nel passato, nell'illusione, caduta, sfinita, togliendoti forse per sempre la voglia di provarci ancora.
Non devi fare nulla, non serve più, non devi più decidere tu.
Affida questo momento, questa situazione e qualunque decisione, all'amore cosmico dentro di te, affinché muova gli eventi per renderti chiaro senza ombra di dubbio, verso cosa andare. Prendi la mira alla tua Anima, cerca dei pensieri nuovi, pensieri di gioia, di piacere, di amore, che ti sintonizzino con la vita maestosa ormai pronta a schiudersi per te, e solo da quel punto, solo da quel pensiero che fa vibrare il tuo cuore, saprai che ogni passo, che ogni scelta, sarà accordata con l’amore.
È finito il tempo della fatica, è finito il tempo del sacrificio.
Affidati a quell'amore cosmico che è fuori e dentro di te, lascia che sia lui a sollevarti, ad alleggerirti dal tuo fardello, a liberarti dal tuo nero mantello. Quindi fermati.
Non fare nulla.
Niente più dipende da te.
La dualità se lo vuoi è finita, questo è il tempo della fiducia che è una ed una unica strada, che ti guida alla tua nuova vita. Allora fermati Anima antica, adesso affidati al tuo Sé.
sabato 2 settembre 2017
Parliamo un po' di me....
Il mio motto è: non credete a quello che dico ma verificate. Parto da qui per raccontarvi di me. Ho sempre avuto, sin da piccolo, sensazioni e flash sulle persone che mi erano accanto, e con mio grande stupore quando riferivo ciò che sentivo, anche se a me sembravano assurdità, mi sentivo sempre rispondere : e tu come lo sai? Ho preso pian piano consapevolezza del mio dono, che si esprime al meglio attraverso la concentrazione sul nome e data di chi mi consulta. Ho avuto sempre riscontri positivi, anche se a volte dopo lunghi anni. Nelle mie sensazioni è tutto "qui ed ora" e quello che vi dico può far parte del vostro futuro immediato come avvenire dopo molti anni. La verità che il concetto di tempo è molto relativo,e quello che a me può sembrare un tempo breve può non esserlo per chi attende il ritorno della propria amata o cerca un lavoro. Da alcuni anni tento, con il mio lavoro, di affacciarmi nel mondo del paranormale per fornire delle risposte non esaustive né complete, ma verificate. Verificate perchè di tutto ciò che faccio cerco riscontri oggettivi. È questo il senso che voglio dare al mio lavoro con voi. Con nome e data di nascita vi aiuterò a districare i nodi del vostro pensieri e a tracciare la vostra strada. Non voglio limitarvi a dire: accadrà questo o quello. Vi dirò invece del vostro passato, affinché possiate avere fede nella veridicità di ciò che sento. Vi parlerò del vostro presente, perché la strada si traccia passo dopo passo ed è fondamentale iniziare a costruire dal punto in cui siete arrivati. Solo dopo risponderò alle vostre domande sul futuro, per darvi qualcosa su cui riflettere e crescere. Effettuo consulti on line e tramite email, sebbene i responsi migliori li abbia avuto nei contatti dal vivo...ho anche la facoltà di percepire la presenza che accompagna ognuno di noi, dandovi ulteriori elementi su cui lavorare per la crescita spirituale. Sono qui per aiutarvi, e allo stesso tempo chiedo a voi di aiutare me. Raccontatemi le vostre esperienze paranormali, i sogni premonitori che avete fatto, i contatti col vostro spirito guida. Per quanto sia impossibile decodificare completamente il mondo non percepibile con i sensi ordinari, io cerco di farlo, anche per epurarlo dagli elementi distorti che vogliono farvi credere ai riti d'amore, alle fatture, ai legamenti. Dietro lauti compensi. Non credete a queste cose, il destino è nelle vostre mani, sono le vostre energie e quelle di chi interagisce con voi a spingervi si una strada piuttosto che su un'altra. Io desidero aiutarvi a percorrere la vostra strada nel modo migliore, e col dono che dio, l'universo, la Natura o comunque lo vogliate chiamare, mi ha donato. Voglio ringraziarvi per la fiducia che mi state dando con la vostra adesione alla mia pagina, spero che sarete sempre più numerosi. Io da parte mia vi ripagherò con quello che mi contraddistingue da sempre: semplicità e onestà. Grazie Mizio
sabato 19 agosto 2017
La lettura insegna!
La prima cosa che la lettura insegna è come stare da soli...La seconda cosa è che “Soli” è un punto di partenza.La tazza ama sentirsi vuota perché ama l’idea di potersi riempire, quando vuole, di ciò che vuole. La terza è che non sarai mai veramente solo se avrai una storia in cui perderti. La quarta é che quando tutti se ne vanno, tu puoi ancora rifugiarti in loro e vivere le vite che non vivrai mai, perché è quello che ti resta. La quinta è che anche se il libro, purtroppo, finisce, può sempre riniziare. La sesta è che puoi rivivere a tuo piacimento e sempre quello che ti piace e saltare il resto. La settima è che quando vuoi puoi chiudere il libro ed iniziare a vivere davvero. L’ottava è che siamo tutti libri da leggere, alcuni più interessanti, altri meno, alcuni più tristi, altri più felici. La nona è che voi che state leggendo siete tutti libri che varrebbe la pena leggere. La decima è che anche se la copertina magari non ti piace, poi quello che leggi dentro è comunque fantastico. L’undicesima è che nulla è mai come sembra e che ognuno può essere lo scrittore, o meglio, l’autore, della propria vita. Una storia che non sarà mai noiosa. La dodicesima, leggere salva.
lunedì 14 agosto 2017
venerdì 21 luglio 2017
Ci sono cose da dire ai nostri figli...
Ci sono cose da dire ai nostri figli.
Come ad esempio che il fallimento é una grande possibilità. Si ricade e ci si rialza. Da questo s’impara. Non da altro. Dovremmo dire ai figli maschi che se piangono, non sono femminucce. Alle femmine che possono giocare alla lotta o fare le boccacce senza essere dei maschiacci. Dovremmo dire che la noia è tempo buono per sé. Che esistono pensieri spaventosi, e di non preoccuparsi. Dovremmo dire che si può morire, ma che esiste la magia. Ai nostri figli dovremmo dire che il giorno del matrimonio non è il più bello della vita. Che ci sono giorni sì, e giorni no. E hanno tutti lo stesso valore. Che bisogna saper stare, e basta. E che il dolore si supera. Ai nostri figli maschi dovremmo dire che non sono Principi azzurri e non devono salvare nessuno. Alle femmine che nessuno le salva, se non loro stesse. Altrimenti le donne continueranno a morire e gli uomini a uccidere. Ai nostri figli dovremmo dire che c’è tempo fino a quando non finisce, e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi. Dovremmo dire che non ci sono né vinti né sconfitti, e la vita non è una lotta. Dovremmo dire che la cattiveria esiste ed è dentro ognuno di noi. Dobbiamo conoscerla per gestirla. Dovremmo dire ai figli che non sempre un padre e una madre sono un porto sicuro. Alcuni fari non riescono a fare luce. Che senza gli altri non siamo niente. Proprio niente. Che possono stare male. La sofferenza ci spinge in avanti. E prima o poi passa. Dovremmo dire ai nostri figli che possono non avere successo e vivere felici lo stesso. Anzi, forse, lo saranno di più. Che non importa se i desideri non si realizzano, ma l’importante è desiderare. Fino alla fine. Bisogna dir loro che se nella vita non si sposeranno o non faranno figli, possono essere felici lo stesso. Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare. Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico. Che possono essere quello che vogliono. Ma non a tutti i costi. Che esiste il perdono. E si può cedere ogni tanto, per procedere insieme. Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano. Molto lontano. Dove non li vediamo più. E che noi saremo qui. Quando vogliono tornare.
mercoledì 26 aprile 2017
E se...?!
Pensate a cosa accade nell'istante in cui il "grande amore della vostra vita", che vi ha portato il caffè a letto tutti i giorni , smettesse d'improvviso di farlo ? Frustrazione,rabbia, insoddisfazione. Quel che emergerebbe sarebbe frustrazione, senso di insicurezza e inadeguatezza, paura (avrà un'altra o un altro), chissà cosa c'è sotto(senso di sospetto). Non mi merita(capacità di cambiare immediatamente ciò che abbiamo percepito e sentito fino all'istante prima). Se chi amiamo modifica anche di poco i suoi comportamenti quel che scatta e ti amo un po' di meno o mi immolo sull'Annapurna cominciando a elemosinare e a mendicare ciò che non ho più . Bene, nulla di più fallimentare in entrambe le reazioni. Cosa fare quindi in questi casi? Semplicemente state fermi. Misurate le vostre emozioni in seguito a questi cambiamenti. Cosa genera in voi il fatto che non vi porti più il caffè a letto? Il senso di ciò che dovreste fare e essere è: "rispetto questo tuo cambiamento e lavoro sulle mie fragilità e insicurezze che tutto questo sta facendo emergere". Quindi parola d'ordine "Non inseguitelo,state fermi e siate coerenti con ciò che siete e sentite, coerenti con chi siete e con l'amore che "voi" provate. Non riempitegli la testa di mille parole, non soffocatelo con le vostre paure, non ossessionatelo con le vostre teorie disfattiste. Seguite semplicemente il "flusso" della vostra relazione, affidatevi al cambiamento intrinseco in ogni cosa e in ogni persona, affidatevi all'impermanenza della vita. Se non ci fosse problema,non è il caso di preoccuparsi. Se ci fosse problema, forse non è il caso di preoccuparsene in questa fase ed anche se fosse, lasciate sempre l'altro libero di scegliervi piuttosto che di sopportarvi . La libertà altrui sarà la vostra libertà. Tutto si muove, tutto cambia. Non state lottando contro il cambiamento dell'altro, piuttosto contro la vostra paura di cambiamento, con la vostra paura di non essere amati questo è... Questo cosa vuole suggerirvi quindi ? Dovete inseguire l'altro fino allo sfinimento ? Dovete cominciare a stalkerarlo con mille messaggi alla ricerca di maggiori sicurezze atte a placare la vostra attuale ansia di incognita ? Dovete immolarvi al suo volere affinché vi tenga perché siete in grado di immolarvi come nessun altro al mondo ? Ecco. Direi niente di tutto questo . Le sicurezze che non avete cercatele in voi. Le paure che vi attanagliano superatele con voi. Se scatta in voi insicurezza e paura di perderlo allora lavorate su quelle insicurezze e su quelle paure. Lui poco c'entra con il tumulto interiore che vi sta facendo "naufragar poco dolcemente in questo Mar". Schiacciarlo con mille panegirici non farà che allontanarlo prima in caso di ripensamento o farà emergere in lui mille ripensamenti se invece non avesse ancora pensato di allontanarsi . È quando cadono le maschere e i convenevoli , quando passa il tempo e incombono gli eventi che nasce l'amore oppure ...termina o meglio si comprende che "credevate fosse amore ed invece era un calesse".Ognuno di noi indossa orpelli graditi all'altro da principio , poi piano piano emerge sempre più prepotentemente la nostra individualità ed è lì che cominciano i giochi veri. Più flessibili al cambiamento saremo ,più disposti saremo ad accettare noi stessi e l'altro nonostante i cambiamenti , più i cambiamenti saranno dono e non difficoltà , a prescindere dalla relazione stessa . Dovremmo imparare ad essere veramente amici prima che coppia e amanti, per erigere un senso di fiducia profonda e rispetto dell'altro nella nostra vita , a prescindere da ogni genere di opportunismo o di comportamento egoico. Se solo imparassimo ad amarci, ci accorgeremmo che il "per tutta la vita" non sarà necessario. Nulla muta un amore che tale è , neppure la costruzione di un nuovo nucleo familiare oltre il "noi". Siamo farfalle di eccezionale meraviglia. Splendide, leggiadre e coloratissime di giorno ma che di sera se ne sono andate... Vita di giorno e morte di notte. Oscurità e luce. Fuoco e acqua. Coraggio e paura. Odio e amore. Evoluzione nell'evoluzione. Profonda immensità in un istante , profonda distanza nell'istante perfetto successivo. La vita è mutamento psico-biologico. Ricerchiamo cambiamento tutta la vita eppure rifuggiamo al cambiamento. Non possiamo vivere di stasi ma solo di ricerca. Fondare la propria vita sulla ricerca interiore e non dell'altro è il primo modo di amare. Essere amore è il senso non cercare amore. Fare emergere amore dalla nostra perfetta vita e non cercare la perfezione e la sicurezza oltre il nostro stesso paesaggio interiore. Abbandonate il senso del permanente. Fate che ogni sera corrisponda alla chiusura di un ciclo e che ogni mattino sia un nuovo buongiorno alla vostra vita. La nascita di una nuova vita. Un nuovo giorno per essere grati di ciò che avete a prescindere dai mutamenti che vedrete accadere. E mutate, mutate sempre, siate disposto a mutare con ogni mutamento, scoprendovi ogni giorno nuovi , unici e diversi. Ogni mattino così comincerete e non ricomincerete. Ricominciare vuol dire ancorarsi al passato, cominciare vuol dire nascere ora , essere turisti di ciò che ci circonda e di ciò che viviamo. Essere turisti dentro noi. Tutto si conclude stasera, ecco che sapremo godere così come si può godere delle cose quando non esiste un domani , quando un domani non c'è , quando tutto è perfetto qui e ora e a prescindere... nella perfezione dell'imperfezione di noi stessi e dell'altro. Se cambiamo profondamente noi allora possiamo cambiare il senso, il nome e persino il sapore delle cose e se un giorno capaci saremo di fidarci profondamente di noi e di chi amiamo, allora forse per sposarci non useremo più mezzucci di costrizione. Non avremo più alcuna necessità di affidarci alla promessa vincolante di fronte ad una autoritaria autorità, di fronte ad una terza persona. Allora forse un giorno forse basterà l'eterno amarsi di un singolo e perfetto istante sotto un cielo infinito , senza nuvole e senza tempo , bagnati da una pioggia di petali profumati di Sakura, durante una primavera piovosa e ventosa a Tokyo .,,per promettersi di re-incontrarsi e riconoscersi tra mille occhi, tra mille corpi e tra mille tocchi , tra mille volti , tra mille tentazioni, tra mille odori , tra mille sguardi......magari in un giorno d'autunno qualsiasi , magari tra milioni di persone qualsiasi , magari tra la moltitudine frenetica e scalpitante di un luogo affollato , magari in un'altra vita, magari in una grigiastra e uggiosa capitale europea... magari dopo il cercarsi senza tempo e senza spazio di una perfetta vita di lotta e solitudine...magari ridendo e sfiorandosi di bene... magari comprendendo il perché con nessuno non fosse stato proprio ma proprio mai ...magari...