Mia nonna diceva che quando una donna si sentirà triste, quello che potrà fare è intrecciare i suoi capelli: così il dolore rimarrà intrappolato tra i suoi capelli e non potrà raggiungere il resto del corpo. Bisognerà stare attente che, la tristezza, non raggiunga gli occhi, perché li farà piangere e sarà bene non lasciarla posare sulle nostre labbra, perché ci farà dire cose non vere; che non entri nelle tue mani – mi diceva – perché tosterà di più il caffè o lascerà cruda la pasta: alla tristezza piace il sapore amaro. Quando ti sentirai triste, bambina, intreccia i capelli: intrappola il dolore nella matassa e lascialo scappare quando il vento del nord soffia con forza. I nostri capelli sono una rete in grado di catturare tutto: sono forti come le radici del vecchio cipresso e dolce come la schiuma della farina di mais. Non farti trovare impreparata dalla malinconia, bambina, anche se hai il cuore spezzato o le ossa fredde per ogni assenza. Non lasciarla in te, con i capelli sciolti, perché fluirà come una cascata per i canali che la luna ha tracciato nel tuo corpo. Intreccia la tua tristezza – mi disse – intreccia sempre la tua tristezza.
Una ricerca sul mondo del mistero e del paranormale alla scoperta del mondo dei Sensitivi. Chi sono realmente? Hanno davvero poteri che vanno aldilà della coscienza? Davvero riescono a parlare con entità di natura extra corporea? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande attraverso una ricerca, facendo confronti diretti e paralleli con la scienza ufficiale, al fine di ottenere 2 diverse prospettive, quelle logiche e razionali e quelle illogiche e misteriose. Il viaggio è iniziato!
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